Fare i propri interessi
Tutti fanno "i loro interessi," ma il problema è se sono interessi giusti o meno.
In ogni discussione politica, sia essa su internet o in fila al supermercato, arriva sempre il cinico commento per cui, tutto sommato, “tutti fanno solo i loro interessi.” Commento che viene presto ricoperto di un mare di cenni di assenso.
Ci sono due cose che mi lasciano perplesso di questo commento. La prima è che è un affermazione banalmente vera. Facciamo tutti cose solo per i “nostri interessi” (o per lo meno per ciò che crediamo essere i nostri interessi). Tutti. Anche le persone che consideriamo generose e altruiste agiscono per i loro interessi: sono semplicemente saggi abbastanza da sapere che, come diceva Socrate, la Giustizia è la cosa migliore che uno può fare per se stesso. Non c’è quindi nessuna implicazione morale nel “fare i propri interessi.” Ciò che importa veramente è quali sono i nostri interessi e cosa facciamo per ottenerli.
Il secondo punto è a mio avviso il più importante per la costruzione di una società funzionale. Quando le persone dicono “ma tanto fanno solo i loro interessi”, il sottotesto è che governi, leader, CEO, e chiunque altro debba smettere di perseguire i propri interessi. Tuttavia, come abbiamo visto, questo è impossibile perché tutti perseguono i propri interessi. Sperare che non lo facciano è inutile utopia.
Quello che dovremmo fare, invece, è costruire dei meccanismi che imbriglino gli interessi egoistici di ognuno allineandoli a quello dell’intera società.
L’esempio comune di questo meccanismo è nella differenza fra democrazie e dittature. I leader delle democrazie non sono di per se meglio dei dittatori. Invece, è la struttura del potere che fa la differenza rendendo la prima più giusta della seconda. Infatti, sia i leader democratici che i dittatori fanno solamente il loro interesse di rimanere al potere facendo appello alla cosiddetta coalizione vincente.
La differenza è che, mentre la coalizione vincente per un dittatore è limitata a un gruppo ristretto di persone (ad esempio, generali e persone in controllo della potenza economica del paese), nelle democrazie la coalizione vincente è composta, per definizione, dalla maggioranza dei cittadini. Il risultato è che nelle democrazie, per lo meno in generale, è interesse dei governanti far si che ci siano benefici per i governati (o per lo meno per la maggior parte di essi).
(Ovviamente, la realtà è più complessa. Abbiamo già parlato e parleremo ancora dei problemi delle democrazie e di tutti i dettagli. Nel frattempo, se il tema vi interessa, potete leggere il libro “The Dictator’s Handbook” di Bruce Bueno de Mesquita e Alastair Smith. Oppure guardare il documentario “Come diventare tiranni” su Netflix basato sul libro.)
Alla fine, dunque, “fanno solo i loro interessi” non è quel commento intelligente e profondo che sembra. Anzi. Quello che dovremmo chiederci, invece, è se “gli interessi” di cui discutiamo facciano bene o no alla collettività e, in caso contrario, pensare a come cambiare le regole per fare in modo che lo siano in futuro.
Lo so che non è affatto facile, ma quello sì che sarebbe nei nostri interessi.